Siamo dentro un immenso buco nero?

Il nostro universo è dentro un immenso buco nero?  Una teoria affascinante che sfida la nostra comprensione del cosmo

Nel vasto panorama della cosmologia moderna, esistono teorie che sembrano uscite da un romanzo di fantascienza. Una di queste, affascinante quanto provocatoria, propone che l’intero universo osservabile potrebbe trovarsi all’interno di un enorme buco nero. Un’idea che scuote le fondamenta della nostra comprensione dello spazio, del tempo e della realtà stessa

L’idea che il nostro universo possa essere nato all’interno di un buco nero nasce da considerazioni sui buchi neri e la relatività generale. Secondo la teoria della relatività di Einstein, un buco nero è una regione dello spaziotempo dove la gravità è così intensa da impedire persino alla luce di sfuggire. Il confine oltre il quale nulla può uscire si chiama orizzonte degli eventi

Ma cosa succede dentro un buco nero? Le equazioni suggeriscono che la materia collassa verso un punto di densità infinita, la cosiddetta singolarità, ma alcuni fisici ipotizzano che in realtà questo collasso possa innescare un nuovo Big Bang. In altre parole, ciò che appare a noi come la fine di tutto, all’interno, potrebbe essere l’inizio di un altro universo

Il nostro universo come universo “figlio”

Questa teoria è stata sviluppata da fisici teorici come Nikos Prantzos, Lee Smolin e altri, proponendo che ogni buco nero potrebbe contenere al suo interno un nuovo universo, separato causalmente dal nostro. Questo porta alla cosiddetta ipotesi del multiverso da buchi neri, secondo cui esisterebbe una rete infinita di universi, ognuno generato all’interno di un buco nero

Nel nostro caso, l’inizio dell’universo — il Big Bang — potrebbe essere stato il “momento zero” della nascita interna a un buco nero in un altro universo. Per noi, il Big Bang è un’espansione; per chi osserva da “fuori”, potrebbe essere un collasso

 Spaziotempo, gravità e orizzonti

Ciò che rende l’ipotesi affascinante è che l’interno di un buco nero assomiglia matematicamente all’universo in espansione che osserviamo. L’orizzonte degli eventi può essere visto come analogo al nostro orizzonte cosmologico: un limite oltre il quale non possiamo vedere.

Inoltre, le osservazioni cosmologiche mostrano che l’universo si sta espandendo accelerando, come se fosse “spinto” da una misteriosa energia oscura. Alcuni fisici hanno proposto che questa espansione possa essere una conseguenza naturale dell’essere all’interno di un buco nero, dove il tempo e lo spazio si deformano in modi estremi.

Limiti e speculazioni

È importante sottolineare che si tratta di un’ipotesi altamente speculativa. Non ci sono ancora prove osservative dirette che possano confermare o smentire questa idea. Tuttavia, è una teoria coerente con le leggi della relatività generale e compatibile con alcuni modelli di fisica quantistica della gravità.

Gli ostacoli principali sono:
– impossibilità di osservare oltre l’orizzonte degli eventi
– mancanza di una teoria completa della gravità quantistica
– difficoltà a testare sperimentalmente scenari cosmologici così estremi

Le implicazioni filosofiche
Se questa teoria fosse vera, le implicazioni sarebbero vertiginose. Significherebbe che il nostro universo non è “tutto”, ma solo una piccola parte di un multiverso in continua generazione. Ogni buco nero nel nostro universo potrebbe essere a sua volta il seme di nuovi universi. Un ciclo eterno di morte e rinascita cosmica

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Carroll S., From Eternity to Here